Oggi il fiume presenta dei lunghi tratti rettilinei e l'antico corso dell'Ausa è riconoscibile ormai soltanto in alcuni rami morti, noti con la dizione friulana di “Muarts”.
Dalle foci dell'Ausa-Corno partono due lunghe file di bricole che delimitano un canale
navigabile che attraversa la laguna di Marano,
segnando anche il confine con quella di
Grado e giungendo fino al mare
attraverso la bocca di Porto Buso,
tra l'isola omonima e quella di Sant'Andrea.